Cari parrocchiani, siamo i membri del Consiglio dell’Unità Pastorale formatosi a maggio 2022.
Ci stiamo impegnando in un progetto di ascolto conoscitivo di tu e le numerose attività presenti nelle parrocchie della nostra Unità Pastorale. La finalità di questo approccio è dare voce ad ogni gruppo e comprendere i punti di forza e le eventuali criticità, alla ricerca di soluzioni condivise. La realtà dell’Unita Pastorale è molto articolata e molte sono le attività che si intrecciano durante l’anno.
Ci siamo suddivisi in alcune aree di riferimento perché vogliamo incontrare tutti i gruppi e ascoltare l’operato di chi oggi è impegnato, con l’intenzione di leggere la realtà. Nei prossimi mesi accosteremo gruppi e persone per comporre un quadro complessivo della situazione e successivamente presentarla alla Comunità.
Ci piacerebbe che quest’operazione di conoscenza e raccolta di informazioni ci trovi tu i ben disposti a partecipare a vivamente. C’è la necessità di rivivificare e riorganizzare con rinnovata passione ed entusiasmo le nostre attività per la gioia di tutti e la gloria di Dio. Rendiamo grazie al Signore e a voi per chi con passione dedica il proprio tempo e le proprie energie per sostenere la nostra Unità Pastorale.
Come anticipato nello scorso numero del Bollettino, l’obiettivo di verificare sul campo la situazione comunitaria nei vari settori della vita parrocchiale sta prendendo forma. Sono stati creati cinque gruppi dediti a cinque aree differenti, nei quali si sono collocati i membri del CUP, in particolare:
Analisi dell’esistente per una nuova evangelizzazione
Parte attiva e non direttiva
Fotografia condivisa di ciò che amiamo
Per arrivare a questo si è pensato ad alcune fasi operative:
Ascolto attivo: l’ascolto come l’esperienza più bella del salvare
Far crescere le relazioni anche per il futuro
Far sentire ogni fratello/sorella parte di una comunità di salvati
La chiave di lettura di questi obiettivi sarà sicuramente quella dell’ascolto, in quanto il primo servizio che si deve al prossimo è quello di ascoltarlo. Come l’amore di Dio incomincia con l’ascoltare la Sua parola, così l’inizio dell’amore per il fratello sta nell’imparare ad ascoltarlo. Questo ascoltare l’altro vuole dire mettere al centro Dio e ciò vuol dire mettere al centro la fiducia che Dio ama l’uomo. Fidarsi di quell’uomo lì, è quello che Gesù ci chiede. Mettere al centro l’altro chiede di spogliarti, anche dei pregiudizi. Per informare i parrocchiani di quanto deciso è stata letta e distribuita una lettera di presentazione dell’iniziativa, in modo che tutti ne siano informati. Altro argomento affrontato dal Consiglio Pastorale è stato quello delle celebrazioni per la Settimana Santa ed il Triduo Pasquale in particolare. Premesso che siamo in cammino verso un’unica comunità, vale a dire anche verso un unico cuore liturgico, dobbiamo tenere presente che le forze attuali, sia per quanto riguarda i Sacerdoti che i collaboratori laici, non consentono di svolgere al meglio più celebrazioni, mentre l’importanza e la centralità del Triduo Pasquale non possono essere paragonate ad altre attività che si svolgono durante l’anno e quindi richiedono soluzioni specifiche e prese con attenzione. I pro e i contro sono tanti, sia per quanto riguarda la scelta di un’unica celebrazione che per le singole celebrazioni in ogni parrocchia. Per quest’anno quindi, si è giunti alla decisione di celebrare la Messa delle Palme come S. Messa domenicale in ogni parrocchia, così come la Messa in ricordo dell’Ultima Cena (giovedì santo) e la Passione (venerdì santo) mentre per quanto riguarda la Veglia di Pasqua sarà celebrata un’unica funzione, partecipata con l’impegno di tutti (tutti i gruppi, tutte le parrocchie) per fare della Veglia Pasquale un vero momento unito e importante per tutti. Il Consiglio Pastorale, unitamente ad altri parrocchiani, ha poi ricevuto il 7 marzo una gradita visita. Quella di Monsignor Christophe Zoa, Vescovo di Sangmelima, accompagnato dalla nostra parrocchiana Ilaria Tinelli, fidei donum in quella Diocesi; trovandosi in Italia per altri impegni pastorali il Vescovo ha voluto venire di persona a conoscere la comunità e ringraziare per il sostegno, sia economico che spirituale, che la nostra Unità Pastorale ha elargito. Le sue parole sono state piene di riconoscenza e la sua benedizione ricca davvero di gratitudine. Continuiamo a sostenere loro con la preghiera e a fare in modo che lo Spirito Santo possa agire sempre su di noi, per fare in modo che l’impegno dei Consiglieri porti veramente al bene di tutta la comunità.
Lucia