Don Vincenzo Oliva

Don Vincenzo Oliva

Don Vincenzo Oliva, tra i vari incarichi affidatigli, é stato, dal 1977 al 1982, Vicario Parrocchiale (curato) nella parrocchia di Sant’ Antonio. In seguito ha svolto compiti di rilievo all’interno della nostra Diocesi. Nato nel 1953 a Bagnolo Mella e ordinato nel 1977, oltre che “curato” di S.Antonio é vice rettore del biennio ginnasiale del Seminario dal 1982 al 1986, direttore dell’Ufficio Liturgia ed Ecumenismo dal 1993 al 2000, vicerettore del Seminario della comunità SEVA dal 1993. Il 21 maggio del 2001 se ne andava in silenzio e nella preghiera contemplativa, dopo solo un anno dall’insorgere di una grave malattia. Lo ricordiamo a S.Antonio fresco di ordinazione e nei cinque anni di permanenza comunica ai giovani, che gli erano stati affidati, una ricchezza interiore come pochi. Catechisti, gruppi, animatori ricordano ancora la sua disponibilità, la sua preparazione e la serenità che diffondeva.

Vennero gli anni del seminario dal 1982 fino alla morte. Due esperienze molto diverse quelle vissute da don Oliva con gli adolescenti ginnasiali e poi i giovani delle vocazioni adulte. Don Vincenzo, pur con la diversa metodologia richiesta dalle due diverse fasce di età, è stato un grande educatore. Credeva nei giovani e al giovane dava fiducia anche nei momenti degli sbagli, delle intemperanze, delle incongruenze. Guardava in faccia i suoi ragazzi li leggeva nel cuore, discreto e dolce, sapeva essere anche rigido ed esigente senza mai essere duro e ingiusto. Usava franchezza nei colloqui, pazienza nell’attesa di difficili crescite colto e gentile li aiutava in tutti i modi. Era discreto, presente, vicino a tutti e a ciascuno. Capace di dare amicizia, creava l’amicizia vera. Sapeva essere anche scherzoso nei momenti che richiedevano allegria e serenità. Ironico senza mai essere cinico. Credeva negli aiuti delle scienze umane ma la sua forza attingeva principalmente nella convinzione che il vero educatore è Cristo, la grazia di Dio é l’energia invisibile che fa crescere le persone. Per questo credeva fortemente nel valore pedagogico della liturgia vissuta bene, nella preghiera, nell’ascolto della parola, nell’esempio dei Santi. Non va dimenticato che don Oliva è stato direttore dell’ufficio liturgico. Un ruolo che ha ricoperto con competenza e passione senza pedanteria con precisa fedeltà.

La  sua ultima fatica é stata la nuova edizione di “Amen, Alleluia” canti e preghiere per le assemblee liturgiche. Entusiasta del suo sacerdozio vissuto con coerenza fino in fondo, è stato plasmatore di vocazioni al presbiterato ma non ha limitato la sua azione fra gli aspiranti al ministero sacerdotale. Sapeva seguire con la stessa carica educativa anche altre vocazioni. A lui facevano riferimento non pochi giovani ex-seminaristi che avevano imboccato altre strade professionali. Tante coppie conosciute nelle parrocchie da lui frequentate e all’istituto Pro Familia  col quale collaborava, religiose e consacrate. Non va dimenticato il Ministero festivo a Invico di Lodrino dove ancora ricordano il suo eccellente servizio. Don Vincenzo Oliva, quando si trattava di aiutare una persona soprattutto giovane che si rivolgeva a lui per un aiuto, non lesinava sul tempo, non contava le ore,  se occorreva donava un libro sussidio ma non legava le persone a sé cosciente che l’educatore é colui “che conduce per mano” all’incontro con Colui che dà senso ad ogni esistenza “Cristo Signore”. E questa convinzione l’ha vissuta lui per primo, soprattutto con la sua vita e i suoi scritti durante l’anno di malattia. La Diocesi di Brescia in don Oliva ha perso un grande prete. Sono in molti a esserne convinti e la sua spiritualità è dimostrata anche dal suo “diario spirituale”.
Significativo uno dei suoi ultimi scritti letti, anche dal Vescovo durante i  funerali nella Basilica minore di Bagnolo. Don Vincenzo pregava così:

“Ascolta Vincenzo, fermati, svuotati,
libera il cuore dalle mille cose che lo occupano.
Lascia i tuoi pensieri, gli orari, i richiami, 

smetti di moltiplicare parole,
parole, parole: sono vuote!
Fermati, libero, senza fretta, e ascolta:  

Il Signore e il nostro Dio,
Il Signore è uno solo. Il Signore di Abramo,
di Isacco, di Giacobbe,
dei Patriarchi e dei Profeti.
Il Padre del nostro Signore, Gesù Cristo, 

Il Dio della chiesa, non un altro,
il Dio dei Santi, il Dio delle generazioni,
dei buoni e dei cattivi.
Uno solo!
Ascolta. 

Ora il Signore ti ha fatto entrare.
Da molto ha mantenuto le promesse.
Ti ha guidato per vie che non avresti nemmeno conosciuto,
dall’infanzia ti ha amato e seguito,
ha pensato a te, con delicatezza ineffabile
ti ha indicato un progetto.
Puro amore, dono, gratuità!
Quello che sei, non tu l’hai fatto. Quello che hai, non tu l’hai costruito.
E spesso non sei riconoscente. Ricorda! “

(brano tratto da: “L’ora viene” – Ed. S.Francesco di Sales 2007)

BIBLIOGRAFIA
Don Vincenzo Oliva,  un diario dell’anima – Franco Frassine – Ist. di Cultura “G.De Luca” 2008
L’ora viene : don Vincenzo Oliva pagg. 209-212 – Ed. Opera Diocesana “S.Francesco di Sales” 2007

Se lo desideri invia un ricordo o un pensiero su don Vincenzo a info@upbevilacquabs.it

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